[II]
Clara
Mickael
Il padre intona una melodia, un suono antico riempie la stanza. La figlia ascolta ad occhi chiusi.
Sono duecento, arrivano da Parigi. Parlano di Place Saint-Sulpice, di vino alsaziano, del tempo che occorre per lasciare la città e raggiungere il mare; due ore dicono.
Piede sinistro prima, quello destro poi, un vortice di donne disegna un caleidoscopio di tessuti e voci.