[II]
Alice
Giorgio
Alice e Giorgio si sono conosciuti in un bar, dicono l’insegna reciti Bar Cuore.
Vedo a terra una libellula, mi chino, la raccogo, la infilo nello zaino. Per tutto il giorno mi domando se sarà finita in polvere. Quando la notte rientro a casa la trovo intatta.
Camminiamo nell’erba alta finché raggiungiamo un fitto groviglio di piante, lì si sono sposati.
I nonni: lei aggiusta la tesa sul capo di lui, lui il fiore sull’orecchio di lei.
Il caldo trasforma i tessuti in veli trasparenti, la schiena di un uomo rivela la sagoma di un tatuaggio.